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Sbiancamento Dentale - Studio dentistico Montanari

SBIANCAMENTO DENTALE: Cosmesi o medicina estetica?

Il desiderio di un sorriso bianco e luminoso è in costante aumento, stimolato anche da un mercato che offre una gamma sempre più ampia di proposte e prodotti, con la promessa di risultati immediati e miracolosi. Da qui possono nascere false aspettative e approcci potenzialmente dannosi.
Non si tratta di cosmesi ma di un trattamento professionale di odontoiatria estetica.
Il nostro studio vuole garantire anche in questo ambito un supporto altamente qualificato per soddisfare al meglio le vostre richieste ed i vostri obiettivi nella massima sicurezza.
Con questa finalità è stato seguito e completato uno specifico corso semestrale sullo Sbiancamento Dentale della Bleaching Academy tenuto dal dott. Enrico Cogo, che oltre a fornire le più approfondite conoscenze sullo stato dell’arte, offre per il futuro un aggiornamento continuo su questo particolare argomento.

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Sbancamento dentale

La bellezza di un sorriso e denti bianchi che ne esaltano la luminosità aiutano a migliorare la nostra autostima e il nostro rapporto con chi ci è vicino, contribuendo così al nostro benessere, al “sentirsi bene”.
Lo sbiancamento dei denti fa parte dell’Odontoiatria Estetica, quindi di un ambito medico e non semplicemente cosmetico. Questo è il motivo per cui le metodiche ed i prodotti più avanzati, che prevedono particolari concentrazioni dell’agente sbiancante, possono essere utilizzati solo da personale qualificato, cioè medici odontoiatri e igienisti dentali.
Quindi anche per un “semplice” sbiancamento dei denti è importante seguire, come in ogni settore della medicina, un percorso preciso che, dalla raccolta e valutazione di elementi oggettivi e soggettivi, conduca ad una diagnosi e da questa alla scelta terapeutica personalizzata più corretta.
Sono numerosi gli aspetti che l’operatore deve valutare e i quesiti cui dare risposta. Ecco alcuni esempi.
Da cosa dipende l’alterazione del colore dei denti di quello specifico paziente?
Ci sono fattori predisponenti, abitudini viziate da correggere?
Vi è stato in passato un utilizzo prolungato di determinati farmaci?
Si tratta di una colorazione intrinseca del dente o di pigmentazioni estrinseche?
Sono presenti controindicazioni al trattamento sbiancante?
Se sì, sono trattabili o meno, parziali o assolute, temporanee o permanenti?
Sono rilevabili patologie dentali, ad esempio carie attive, parodontali, come gengivite o parodontite, o delle mucose?
Sono presenti recessioni gengivali ed eventuale ipersensibilità?
Vi sono restauri dentali, come otturazioni o corone, e qual è il loro stato?
Se presenti, sono da sostituire? Quando? Prima o dopo lo sbiancamento o con doppio approccio pre e post trattamento?
Sono presenti elementi devitalizzati e se sì sono trattabili senza il rifacimento della cura canalare?
E ancora, quale tipologia di trattamento è più idonea in quello specifico caso? Professionale in studio oppure domiciliare oppure abbinati? Qual è la concentrazione ideale da utilizzare, con quale modalità di applicazione giornaliera, per quanti giorni e per quanti cicli? 
“Ma allora è un trattamento pericoloso e complicato!”. Assolutamente no, semplicemente si tratta di avere le adeguate competenze e valutare con attenzione le particolari realtà di ogni situazione.
A queste condizioni lo sbiancamento dentale è un procedimento sicuro e di grande efficacia e soddisfazione, in cui il professionista può disporre di un’ampia gamma di soluzioni che consentono di rispondere alle diverse esigenze di tutti i pazienti.